CONVEGNO SUL RISCHIO DA FRANA POLITECNICO DI BARI

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Il 28 e 29 Ottobre 2010 si è tenuto presso il Politecnico di bari il Convegno Scientifico “Frane – come, quando e perché – la diagnosi dei processi per la gestione del rischio” a chiusura del Progetto Strategico PS_119 dal titolo“Valutazione del rischio da frana per la pianificazione di centri urbani minori in zone di catena: il caso della Daunia”.

Il 28 e 29 Ottobre 2010 si è tenuto presso il Politecnico di bari il Convegno Scientifico “Frane – come, quando e perché – la diagnosi dei processi per la gestione del rischio” a chiusura del Progetto Strategico PS_119 dal titolo“Valutazione del rischio da frana per la pianificazione di centri urbani minori in zone di catena: il caso della Daunia”.

Il coordinatore scientifico del Progetto è stata Federica Cotecchia, professore di Geotecnica del Politecnico di Bari. Il progetto è durato quattro anni ed ha visto la collaborazione in stretta sinergia di 5 unità di ricerca composte da professori e ricercatori di Geotecnica, Tecnica delle Costruzioni e Pianificazione Urbanistica del Politecnico di Bari e di ricercatori di geologia e geotecnica del IRPI-CNR UOS di Bari.

Cofinanziato dalla Regione Puglia, nell’ambito dei Progetti Strategici-Accordo di programma quadro in materia di “ricerca scientifica”, il progetto è nato dall’esigenza di rispondere alla necessità della società civile di poter adottare adeguate strategie di mitigazione degli effetti dei processi franosi, basate sull’accurata interpretazione di tali processi. Il progetto è stato quindi finalizzato allo sviluppo di una metodologia di valutazione del rischio da frana a scala regionale su base geo-meccanica, che permetta di perseguire la conoscenza del rischio alla luce dell’interpretazione delle dinamiche fisiche che generano la fenomenologia franosa, anche in contesti geologicamente complessi, quale quello del sub-Appennino Dauno. Il carattere multidisciplinare della ricerca e la collaborazione con le cinque imprese cofinanzianti (Trevi, Idrogeo, Planetek, Leica e Codevintec) sono stati gli aspetti chiave per lo sviluppo della succitata metodologia.

Il convegno è stato occasione non solo per la divulgazione dei risultati della ricerca, ma anche perché ha stimolato un confronto costruttivo tra ricercatori produttori del pensiero scientifico, istituzioni pubbliche, imprese e cittadini. I relatori quindi non sono stati soltanto i ricercatori del Politecnico di Bari e del IRPI-CNR UOS di Bari, ma anche professori e ricercatori di geotecnica, pianificazione urbanistica e tecnica delle costruzioni provenienti da diverse università e CNR d’Italia, nonché i rappresentanti delle Istituzioni pubbliche a livello regionale e delle Autorità di Bacino di tutto il meridione.

Alla tavola rotonda, coordinata dal prof. Leonardo Cascini dell’Università degli Studi di Salerno, è emersa l’esigenza del fare sistema e di continuare a sviluppare e promuovere la stretta collaborazione, non solo tra ricercatori dei diversi settori dell’Ingegneria Civile e della Geologia, ma anche tra mondo scientifico ed Istituzioni pubbliche. A fronte del momento di drammatica incertezza e grave solitudine in cui versa l’Università italiana, è emersa la volontà di non sottrarsi alla responsabilità civile di fornire un contributo scientifico di qualità verso la soluzione di quella che è stata riconosciuta da Fabiano Amati, Assessore alle Opere Pubbliche e Protezione Civile Regione Puglia, la ‘priorità delle priorità: la salvaguardia della nostra Terra’.

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