E’ stato studiato un esteso movimento franoso riconducibile al modello tipo scivolamento, interessante argilliti fratturate ricoperte da depositi di versante, ubicato nell’Alto Appennino modenese. Lo studio ha comportato principalmente rilievi geologici, indagini geofisiche, sondaggi e analisi di laboratorio. Queste ultime hanno consentito di individuare, in corrispondenza delle superlici di scivolamento, argilliti contenenti un minerale interlaminato illite/montmo-
E’ stato studiato un esteso movimento franoso riconducibile al modello tipo scivolamento, interessante argilliti fratturate ricoperte da depositi di versante, ubicato nell’Alto Appennino modenese. Lo studio ha comportato principalmente rilievi geologici, indagini geofisiche, sondaggi e analisi di laboratorio. Queste ultime hanno consentito di individuare, in corrispondenza delle superlici di scivolamento, argilliti contenenti un minerale interlaminato illite/montmo-
rillonite, che conferisce al terreno valori degli angoli di resistenza al taglio particolarmente bassi, allo stato sia di completo rammollimento sia residuo. L’analisi di stabilità ha dimostrato che la parte più elevata del pendio in frana è sog-
getta a scivolamenti rotazionali lungo superfici cilindriche, in parte di neoformazione in seguito a rammollimento l’am-
masso scivolato, nella parte inferiore, degenera in una colata. Lo studio ha messo in evidenza che la stabilizzazione della frana richiede essenzialmente il controllo delle pressioni interstiziali: queste ultime sono state depresse mediante trincee e aste drenanti sub-orizzontali.
E’ stato studiato un es …
AUTORI: Canncelli A. Nora E. Pellegrini M. RIG ANNO: 1980 NUMERO: 3 Numero di pagina: 157
Allegato: https://associazionegeotecnica.it/wp-content/uploads/2010/09/RIG_1981_3_157.pdf
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