Si riportano i primi risultati che scaturiscono dalla osservazione di una frana tipo colata in una formazione
di argille marnose nell’alta valle dell’Esaro.
Sono state eseguite sin indagini e misure in situ che di laboratorio allo scopo di conoscere il possibile meccanismo del
fenomeno franoso in atto.
Gli spostamenti rilevati in superficie sono risultati di circa 17 metri nella zona di alimentazione, relativamente ad un pe-
Si riportano i primi risultati che scaturiscono dalla osservazione di una frana tipo colata in una formazione
di argille marnose nell’alta valle dell’Esaro.
Sono state eseguite sin indagini e misure in situ che di laboratorio allo scopo di conoscere il possibile meccanismo del
fenomeno franoso in atto.
Gli spostamenti rilevati in superficie sono risultati di circa 17 metri nella zona di alimentazione, relativamente ad un pe-
riodo di osservazione di un anno, e vanno attenuandosi lungo il canale di frana fino a ridursi a qualche decimetro in
prossimità della zona di accumulo.
L’adozione di semplici dispositivi di misura ha inoltre consentito di determinare la profondità della superficie di scor-
rimento in un certo numero di punti lungo l’asse della colata.
Sulla base di prove di taglio di laboratorio si è determinato il valore della resistenza residua, che, introdotto nell’espres-
sione del coefficiente di sicurezza ricavato nell’ipotesi di pendio indefinito, ha permesso di effettuare una back analysis
con riferimento ad un tronco di colata.
I risultati dell’analisi cosi condotta autorizzano a ritenere che il meccanismo di colata avviene per raggiungimento della
resistenza residua sulla superficie di base.
La costruzione del dominio di creep avvalora tale ipotesi.
Si riportano i primi ri …
AUTORI: Allevato G. Dente G. Esposito L. RIG ANNO: 1979 NUMERO: 3 Numero di pagina: 172
Allegato: https://associazionegeotecnica.it/wp-content/uploads/2011/01/rig_1980_3_172.pdf
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