Molto spesso nell’ambito della progettazione vengono messi a disposizione risultati di prove di taglio diretto eseguite a velocità troppo elevate e non in grado di garantire il mantenimento delle condizioni drenate. Si tratta di dati inutilizzabili che tuttavia, con frequenza, sono ugualmente interpretati ipotizzando erroneamente che durante la prova non si generino sovrappressioni interstiziali ed assumendo, dunque, che la tensione verticale efficace coincida con la tensione verticale to- tale applicata.

Molto spesso nell’ambito della progettazione vengono messi a disposizione risultati di prove di taglio diretto eseguite a velocità troppo elevate e non in grado di garantire il mantenimento delle condizioni drenate. Si tratta di dati inutilizzabili che tuttavia, con frequenza, sono ugualmente interpretati ipotizzando erroneamente che durante la prova non si generino sovrappressioni interstiziali ed assumendo, dunque, che la tensione verticale efficace coincida con la tensione verticale to- tale applicata. In questa nota i risultati sperimentali ottenuti con velocità di prova maggiori rispetto a quelle “corrette” e suggerite dagli standard e dalle raccomandazioni riportate in letteratura, vengono confrontati con i risultati corretti. In particolare, da tali confronti emerge che i parametri di resistenza stimati da una prova di taglio eseguita troppo veloce- mente possono essere anche molto diversi rispetto a quelli corretti, in sovrastima o in difetto, in ragione del grado di sovra- consolidazione, con importanti ricadute sul corretto dimensionamento delle opere progettate.

Molto spesso nell’ambito della …

AUTORI: Buselli F., Sacconi S., Miliziano S. (nota tecnica) RIG ANNO: 2008 NUMERO: 2 Numero di pagina: 58


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