Esaminando le ipotesi generalmente adottate per la soluzione dei problemi di interazione tra terreno e struttu-
re e le metodologie progettuali che ne derivano si constata che i modelli assunti per rappresentare il comportamento
del terreno spesso contrastano con la realtà e si giustificano principalmente per motivi pratici. Significative incongruenze
si possono notare anche nelle procedure progettuali adottate per le più semplici strutture. Le modalità esecutive hanno
Esaminando le ipotesi generalmente adottate per la soluzione dei problemi di interazione tra terreno e struttu-
re e le metodologie progettuali che ne derivano si constata che i modelli assunti per rappresentare il comportamento
del terreno spesso contrastano con la realtà e si giustificano principalmente per motivi pratici. Significative incongruenze
si possono notare anche nelle procedure progettuali adottate per le più semplici strutture. Le modalità esecutive hanno
spesso la maggiore influenza sul comportamento delle opere, ma difficilmente se ne può tener conto nella progettazione.
In molte circostanze si possono ottenere soluzioni soddisfacenti con la semplice ipotesi di comportamento elastico del
terreno. In particolare, si osserva che un mezzo elastico non omogeneo, caratterizzato da una deformabilità decrescente
con la profondità, da un lato rappresenta le linee essenziali del comportamento del terreno, e dall’altro permette di rica-
vare soluzioni analitiche dei problemi di interazione che, per quanto più complesse di quelle relative all’ipotesi di omoge-
neità, sono ancora praticamente utilizzabili nella pratica professionale.
Esaminando le ipotesi g …
AUTORI: Calabresi G. RIG ANNO: 1978 NUMERO: 4 Numero di pagina: 293
Allegato: https://associazionegeotecnica.it/wp-content/uploads/2011/01/rig_1979_4_293.pdf
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