In ingegneria geotecnica vi sono diverse cause di incertezza, riconducibili a:
a) uso di metodi e schemi di calcolo approssimati;
b) imperfetta conoscenza delle azioni applicate;
c) variabilità dei parametri geotccniei.
In questo articolo si propone di utilizzare per la progettazione geotecnica un metodo di analisi probabilistica [ROSEN-
BLUETH, 1975], alternativo al metodo Monte Carlo, che consente di valutare con buona approssimazione ed in modo estre-
mamente semplice e rapido i parametri di distribuzione di funzioni comunque complicate di variabili geotecniche alea-
torie. Il metodo di Rosenblueth consente di stimare il valore atteso ed i primi momenti di una funzione di variabili
aleatorie, noti i primi momenti di tali variabili (media e deviazione standard). Non è necessario conoscere la distribu-
zione di probabilità delle variabili aleatorie indipendenti, è sufficiente che esse siano approssimativamente simmetriche.
Nei casi in cui non è possibile definire in modo esplicito, mediante un’equazione, la relazione funzionale y = f(.), il metodo
è ancora applicabile a valori puntuali ottenuti con procedimenti numerici. Se le variabili aleatorie indipendenti realmente
significative possono ridursi ad una o due, come spesso si verilica in geotecnica, il procedimento di Rosenblueth risulta
particolarmente rapido e semplice, specie se si limita al minimo il numero di valori puntuali delle variabili aleatorie in-
dipendenti.
Con il duplice scopo di chiarire la pratica applicabilità del metodo di Rosenblueth e di verificarne i risultati, sono stati
presi in esame alcuni problemi di ingegneria geotecnica già affrontati da Autori diversi con la tecnica Monte Carlo e
ne sono stati messi a confronto i risultati. Per dimostrare la generalità del procedimento gli esempi si riferiscono ad
argomenti molto diversi fra loro:
– fattori di capacità portante di fondazioni superliciali tabb. 3a, 3b);
– coeilicienti di spinta delle terre (tab. 4);
– stabilità dei pendii (tabb. 5a, 5b, 6, 7);
– consolidazione (tabb. Ba, Sb).
E’ importante sottolineare che per la sua brevità e semplicità il calcolo non ha richiesto l’uso di computers.
Poiché la maggior parte delle funzioni di interesse geotccnico sono continue e monotone, e le leggi di distribuzione
delle proprietà geotecniche sono spesso, con buona approssimazione, normali o quantomeno simmetriche, il confronto
dei risultati è in generale molto soddisfacente.
Naturalmente l’« accuratezza » non è costante, specie per quanto riguarda ì coefficienti di variazione calcolati, ma poiché
è sempre opportuno utilizzare metodi di calcolo adeguati al grado di conoscenza dei dati di ingresso, il metodo di Rosen-
blueth può essere, a giudizio dell’Autore, addirittura preferibile al più laborioso metodo Monte Carlo in fase di indagine
preliminare e comunque in assenza di una buona base statistica sperimentale, quando cioè si è obbligati ad assumere
per le variabili aleatorie di ingresso i valori dei coefficienti di variazione consigliati dalla letteratura tecnica.
In ingegneria ge …
AUTORI: Vannucchi G. RIG ANNO: 1984 NUMERO: 2 Numero di pagina: 77
Allegato: https://associazionegeotecnica.it/wp-content/uploads/2010/09/RIG_1985_2_77.pdf
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