La nota è dedicata al caso di una diga in pietrame, realizzata tra il 1922 e il 1925 sulle Alpi Occidentali, per la produzione di energia idroelettrica. L’ubicazione della diga, dal punto di vista geologico, è molto particolare poiché la spalla sinistra poggia su una formazione rocciosa, mentre la spalla destra è fondata su un deposito morenico che può essere considerato come un prolungamento naturale dello sbarramento. A partire dal primo invaso e sino ai giorni nostri, sono state osservate cospicue perdite idriche e significativi movimenti della diga e del deposito morenico. Per individuare i fattori determinanti di tale comportamento è stato condotto uno studio generale della diga e delle pendici naturali del serbatoio. Nella nota, si analizzano le informazioni disponibili, con l’obiettivo di fornire un’interpretazione generale dei fenomeni osservati. Si descrive in primo luogo il contesto geologico nel quale ricade l’opera di sbarramento. Si ricostruiscono quindi le vicende progettuali e costruttive della diga, sulla base di documenti tecnici redatti all’epoca della costruzione dell’opera e nei primi anni di esercizio. Si illustrano successivamente i risultati delle indagini geotecniche e si analizzano i dati registrati durante l’esercizio della diga. Lo studio è sviluppato ulteriormente mediante opportune analisi numeriche, finalizzate a verificare le ipotesi interpretative ed a valutare gli effetti di un eventuale intervento di impermeabilizzazione del deposito morenico. Si considerano infine le condizioni di stabilità del deposito stesso.
La nota è dedicata al caso di …
AUTORI: Croce P., Modoni G. RIG ANNO: 2007 NUMERO: 4 Numero di pagina: 25
Allegato: https://associazionegeotecnica.it/wp-content/uploads/2010/03/RIG_2008_4_025.pdf
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