Vengono presentati i primi risultati ottenuti con prove edometriche, di consolidazione e rigonfiamento, eseguite su provini di argille a scaglie provenienti da due diverse località dell’Italia Meridionale. I risultati di tali prove ven-

gono analizzati alla luce di quanto già noto per altri tipi di terreni, anche non particolarmente strutturati, cercando

di analizzare l’influenza della struttura su eventuali differenze.

 

Vengono presentati i primi risultati ottenuti con prove edometriche, di consolidazione e rigonfiamento, eseguite su provini di argille a scaglie provenienti da due diverse località dell’Italia Meridionale. I risultati di tali prove ven-

gono analizzati alla luce di quanto già noto per altri tipi di terreni, anche non particolarmente strutturati, cercando

di analizzare l’influenza della struttura su eventuali differenze.

La particolare struttura del terreno può influenzare sensibilmente il grado di disturbo del provino con relativa parziale

apertura delle microfessure (allentamento delle scaglie). La conseguente presenza di vuoti non propri del terreno in sito

produce effetti non facilmente valutabili sulla stima delle caratteristiche di compressibilità e rigonfiamento. E’ molto

probabile, per esempio, che tale fattore giochi un ruolo non trascurabile sugli elevati valori dei cedimenti immediati che

spesso si rilevano nei vari incrementi di carico, sulla accentuata non linearità della relazione tra gli indici di compressione primaria e secondaria, nonché sulla sensibile variazione delle pressioni di rigonfiamento misurare sui

provini allo stato naturale.

Dal rigonfiamento dei provini precaricati in laboratorio alla pressione di 5MPa, a cui possono praticamente ritenersi evitate eventuali aperture di microfessure, si è potuto constatare invece come alcune delle considerazioni già note dall’evi·

denza sperimentale disponibile nella letteratura per altri tipi di terreni, sono facilmente estendibili ai quelli in esame. Dal

comportamento di questi provini si rileva che:

– l’indice di rigonfiamento primario che dapprima cresce col rapporto di preconsolidazione spesso raggiunge un massimo e poi diminuisce per i più alti valori del1’0.C.R.;

– il coefficiente di rigonfiamento primario raggiunge in genere un valore minimo in corrispondenza dello scarico a cui corrisponde il massimo di Cs;

  • il valore dell’indice di rigonfiamento secondario può aumentare col tempo, secondo quanto già fatto constatare da Mesri (1978) per altri terreni;
  • il rapporto C.,/C, risulta sempre crescente con l’O.C.R.

  Vengono presentati i pr …

AUTORI: Bilotta E. RIG ANNO: 1983 NUMERO: 1 Numero di pagina: 52


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